Rivisitazione dello Spoon shock

Tra le materie del corso di quest'anno ne abbiamo una in particolare che si distingue dalle altre per innovazione e curiosità, questa è Food design.
Il Food design è una branca del design che prende come settore quello del cibo, dalla cucina popolare e quotidiana a quella un po' più ricercata della cucina gastronomica; abbiamo la fortuna di aver come docente un dei migliori chef d'Italia, Pier Bussetti, chef del ristorante gastronomico "Locanda Mongreno" e ben presto del ristorante di sua proprietà che avrà sede nel castello di Govone.
Tra i progetti d'esame ci è stato richiesto di rivisitare uno dei suoi piatti più particolari e conosciuti, unico piatto esposto alla triennale di Milano come oggetto di design; il suo nome è "spoon shock" una pietanza che sta tutta in un cucchiaio e che viene accompagnata da una capsula a contenuto alcolico e speziato responsabile dello "shock" post consumazione!
Essendo un piatto di cucina gastronomica, l'onestà delle forme e la semplicità dovevano essere fondamentali, ricavare da una linea, un gesto, una forma elementare, un nuovo modo di concepire la portata. Dopo svariati tentavi, bozzetti e idee ho raggiunto il risultato finale che vedrete nei disegni, ho voluto creare un'unione fisica e visiva tra gli elementi del piatto per rafforzare ancora di più il legame che le componenti edibili creeranno in bocca, occhi e palato in questo modo permetteranno alla pietanza di esprimersi al meglio, incuriosendo dal primo momento in cui verrà posata sul tavolo fin quando verrà gustata.

Tavola di apertura e presentazione:



L'idea
Il piatto in ceramica sul quale viene appoggiato il cucchiaio con le curvature sugli angoli per facilitarne la presa per i camerieri: